ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Al fine di incentivare il rientro in Italia dei lavoratori emigrati all'estero, il nostro Paese in questi anni ha concesso degli incentivi di natura fiscale per favorirne il rimpatrio.
Dobbiamo purtroppo constatare che questa concretezza dimostrata dal nostro Legislatore, posto di fronte a questo grave problema, oggi è venuta meno; infatti le attuali norme sino ad oggi applicate, continueranno ad essere valide solo nei confronti di coloro che trasferiranno nel nostro Paese la residenza anagrafica entro il prossimo 31 dicembre; mentre per quelli che entreranno in Italia dal prossimo anno si adotterà una disciplina peggiorativa…
Ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione viene riconosciuta l'indennità di disoccupazione in virtù della disciplina vigente.
Un'ipotesi particolare è quella delle dimissioni rassegnate a seguito di trasferimento presso una località distante oltre 50 km dalla residenza o che non sia raggiungibile, con i mezzi pubblici, in meno di 80 minuti.
L'istituto previdenziale ha però precisato che le dimissioni per giusta causa provocate dal trasferimento oltre 50 km danno accesso alla Naspi purché il trasferimento non sia sorretto da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, così come previsto dall'articolo 2103 Codice Civile…
Se la maggior parte delle persone non si sente soddisfatta e realizzata sul lavoro, è perché non ha la consapevolezza dei propri talenti legati alla sfera professionale.
Questo libro prende spunto da due verità innegabili.
La prima: gli individui che sfruttano i loro talenti naturali ottengono molto più successo e si sentono più realizzati di quelli che non lo fanno.
La seconda: i gruppi di lavoro e le organizzazioni che aiutano le persone a sfruttare i loro talenti naturali sono assai più produttive di quelle che non adottano tale atteggiamento…
La fattispecie in esame descrive un’ipotesi di recesso esercitato dal datore di lavoro il quale, al di là della ragione formalmente addotta, nasconde, più o meno larvatamente, una forma di rappresaglia e “maschera” la propria volontà di espellere il lavoratore dall’organizzazione aziendale, dovuta a frizioni personali, trincerandosi dietro un motivo tipizzato dalla legge, diverso da quello reale…
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In Italia, come in molte altre società, le culture di genere sono strettamente legate alle idee e agli atteggiamenti prevalenti riguardo ai ruoli e alle responsabilità dei generi maschili e femminili.
La legge che ha introdotto la certificazione di genere e la conseguente prassi sono state sicuramente l’occasione per restituire attenzione alle normativa a sostegno della parità e contro le discriminazioni. Soprattutto, però, sono un’importante opportunità per ripensare la parità di genere nelle organizzazioni e per fare una riflessione più ampia sul tema delle culture di genere…