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È valida la conciliazione sottoscritta al di fuori della sede protetta?
Gli orientamenti contrastanti della Cassazione e le conseguenze per le aziende
Adlabor
Nel nostro Ordinamento le controversie individuali di lavoro possono essere definite mediante atti di conciliazione che contengono rinunce e transazioni e che permettono di evitare di ricorrere (e poi sottostare) ad una decisione del Giudice del Lavoro.
Affinché l’accordo intervenuto tra lavoratore e datore di lavoro possa essere immediatamente efficace e non più impugnabile occorre formalizzarlo in una sede c.d. “protetta”, cioè idonea a garantire presuntivamente la genuinità e spontaneità del consenso del lavoratore.
L’art. 2113 c.c. individua le sedi protette idonee a formalizzare una conciliazione “tombale”…
Il datore di lavoro deve offrire alla visione del lavoratore i documenti sul procedimento disciplinare?
Antonio Martinelli
La Corte di Cassazione, soffermandosi sul licenziamento per giusta causa, sottolinea come “nel procedimento disciplinare nonostante l’articolo 7 st. lav. non preveda un obbligo per il datore di lavoro di mettere spontaneamente a disposizione del lavoratore, in consultazione, i documenti aziendali, qualora quest’ultimo ne faccia richiesta, laddove l’esame della documentazione sia necessario per la preparazione di un’adeguata difesa dello stesso, il datore di lavoro, sulla base dei principi di correttezza e buona fede, è tenuto a mostrare la documentazione in parola”.
Leggi tuttoDimissioni per "mutamento di posizione" nella contrattazione collettiva dirigenziale
Pasquale Dui e Luigi Antonio Beccaria
La locuzione "mutamento della propria attività sostanzialmente incidente sulla sua posizione" di cui all'art. 16 del c.c.n.l. dirigenti industria, va interpretata nel senso che ciò che integra la situazione di pregiudizio per la quale la norma contrattuale collettiva appresta la tutela, sotto forma di riconoscimento - in favore del dirigente che risolva, entro 60 giorni, il rapporto di lavoro a seguito del predetto mutamento - di un trattamento pari all'indennità sostitutiva del preavviso spettante in caso di licenziamento, è il (mero) verificarsi dell'effetto giuridico del mutamento della posizione del dirigente nell'organizzazione aziendale, a prescindere dalla configurazione di una modifica in senso peggiorativo del ruolo esplicato dal lavoratore …
Leggi tuttoSpunti applicativi in tema di dimissioni del lavoratore
Pasquale Dui e Luigi Antonio Beccaria
L'articolo esamina le dinamiche giuridiche e applicative delle dimissioni del lavoratore nel contesto italiano, con particolare attenzione alle "dimissioni per giusta causa". Viene sottolineato che il lavoratore può recedere immediatamente dal contratto di lavoro senza preavviso in presenza di gravi inadempienze da parte del datore di lavoro. L'articolo discute anche le questioni legali sottostanti e le recenti evoluzioni normative, come le dimissioni telematiche introdotte con il Jobs Act. Viene poi trattata la tendenza delle cosiddette "Grandi Dimissioni", fenomeno crescente di dimissioni volontarie, in relazione ai cambiamenti sociali e lavorativi post-pandemici. Infine, affronta la problematica delle assenze ingiustificate, considerando le implicazioni legali e le potenziali riforme normative …
Leggi tuttoIndennità sostitutiva del preavviso - Ricalcoli
Adlabor
Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di indennità sostitutiva del preavviso e in particolare se tale indennità debba apportare un ricalcolo delle mensilità aggiuntive e del TFR.
In materia, l’art. 2120 del Codice Civile dispone che…