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Perché promuovere leadership inclusiva e culture di genere
Rossella Cardinale
In Italia, come in molte altre società, le culture di genere sono strettamente legate alle idee e agli atteggiamenti prevalenti riguardo ai ruoli e alle responsabilità dei generi maschili e femminili.
La legge che ha introdotto la certificazione di genere e la conseguente prassi sono state sicuramente l’occasione per restituire attenzione alle normativa a sostegno della parità e contro le discriminazioni. Soprattutto, però, sono un’importante opportunità per ripensare la parità di genere nelle organizzazioni e per fare una riflessione più ampia sul tema delle culture di genere…
Total Leadership
Luciana d'Ambrosio Marri
I leader vedono il «noi» dove gli altri si accorgono solo dell’«io».
Questo concetto è al centro del pensiero di Stewart D. Friedman, psicologo organizzativo, professore emerito presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania. Qui ha fondato e diretto il Wharton Leadership Program e il Work/Life Integration Project.
Secondo HR Magazine e Working Mother è tra i maggiori leader americani che hanno anche migliorato la vita dei genitori che lavorano…
Archetipi aziendali: un modello trasformativo di leadership e cultura organizzativa
Rossella Cardinale e Sara Loffredi
In un’epoca in cui le leve motivazionali e i modelli di lavoro sono in continuo cambiamento e in cui l’employee engagement diventa un valore portante per l’evoluzione dell’organizzazione, riuscire a mettere a fuoco nuove visioni e sperimentare nuovi strumenti è indispensabile.
Lo è per la leadership, alla quale viene richiesto di veicolare trasparenza, fiducia, empowerment.
Lo è in misura maggiore per l’organizzazione nel suo complesso, i cui valori e schemi di comunicazione influenzano costantemente il comportamento individuale e collettivo…
Una visione ... visionaria?
Angelo Zega
Credo che chiunque abbia avuto modo di ascoltare il fermento ed il laborioso “clicchettio” delle connessioni neuronali che ci circonda… è il cambiamento, quello vero; trasformazioni importanti che ci hanno traghettato dall’analogico al digitale che ci hanno modificato gli strumenti del lavoro, delle relazioni sociali, che hanno sconvolto la distribuzione demografica…
Leggi tuttoRitirarsi psicologicamente dal lavoro, ovvero come sopravvivere con dignità in organizzazioni deumanizzanti
Patrizia Milesi
Secondo il VI rapporto Censis-Eudaimon (2023), il 64.9% dei lavoratori italiani dichiara che il lavoro richiede loro di acquisire continuamente nuove competenze ma solo il 35% ritiene che esso offra opportunità di carriera e ben il 42.6% teme di perdere il proprio posto di lavoro nel prossimo futuro.
Il risultato è che più della metà degli intervistati associa al proprio attuale lavoro un significato meramente strumentale: il lavoro serve solo per ottenere uno stipendio secondo il 56.2% dei dirigenti, il 60.7% dei quadri intermedi e il 70% degli esecutivi
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