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Le collaborazioni coordinate e continuative ex art. 409, n. 3, c.p.c. e la fattispecie della c.d. parasubordinazione (parte 2)
Pasquale Dui e Luigi Antonio Beccaria
La collaborazione coordinata e continuativa è un’ipotesi di lavoro autonomo caratterizzata dall’obbligo del collaboratore di svolgere, in via continuativa, una prestazione prevalentemente personale a favore del committente ed in coordinamento con quest’ultimo.
Questo tipo di rapporto di lavoro, definito parasubordinato, si differenzia dal lavoro dipendente per l’assenza del vincolo di subordinazione, come pure dal lavoro autonomo in senso stretto, inteso come esercizio di arte o di professione, e dall’attività imprenditoriale, posto che manca un’organizzazione di mezzi.
Le collaborazioni coordinate e continuative ex art. 409, n. 3, c.p.c. e la fattispecie della c.d. parasubordinazione (parte 1)
Pasquale Dui e Luigi Antonio Beccaria
La collaborazione coordinata e continuativa è un’ipotesi di lavoro autonomo caratterizzata dall’obbligo del collaboratore di svolgere, in via continuativa, una prestazione prevalentemente personale a favore del committente ed in coordinamento con quest’ultimo.
Questo tipo di rapporto di lavoro, definito parasubordinato, si differenzia dal lavoro dipendente per l’assenza del vincolo di subordinazione, come pure dal lavoro autonomo in senso stretto, inteso come esercizio di arte o di professione, e dall’attività imprenditoriale, posto che manca un’organizzazione di mezzi.
La retribuzione del lavoratore non è sempre, ed in termini assoluti, irriducibile
Anna de la Forest de Divonne
La Corte di Cassazione ha affermato che il principio di irriducibilità della retribuzione deve essere “coordinato con il legittimo esercizio, da parte del datore di lavoro, dello "ius variandi".
In tal caso la garanzia della irriducibilità della retribuzione si estende alla sola retribuzione compensativa delle qualità professionali intrinseche essenziali delle mansioni precedenti, ma non a quelle componenti della retribuzione che siano erogate per compensare … particolari modalità della prestazione lavorativa”.
I “furbetti del postino”
Adlabor
La forma classica di comunicazioni ai dipendenti con valenza ufficiale è la raccomandata (con avviso di ricevimento).
Ma il servizio postale non sempre fornisce riscontri chiari delle operazioni di consegna.
Timbri ammalorati, scritture evanescenti e indecifrabili non sono infrequenti negli avvisi di ricevimento o nelle restituzioni al mittente delle raccomandate…
Il dipendente che viene trasferito in una sede lontana oltre 50 km della sua abitazione può dimettersi per giusta causa?
Adlabor
Il datore di lavoro per esigenze tecniche, organizzative e produttive può trasferire il lavoratore presso un’altra sede ex art 2103, comma 8, del codice civile. A livello normativo l’unico vincolo posto a tale trasferimento, è che questo avvenga in ragione di esigenze tecniche, organizzative e produttive del datore di lavoro…
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