
L'aggressività distruttiva nel mondo del lavoro.
Il mobbing e le altre forme di violenza organizzativa
Andrea Castiello d'Antonio
L'aggressività distruttiva nel mondo del lavoro. Il mobbing e le altre forme di violenza organizzativa.
Hogrefe, 2024 pp. 209 Euro 20,00
Recensione a cura di Luciana d’Ambrosio Marri
Le distorsioni della leadership, il mobbing, l’harassment, lo straining e tutte le altre forme di violenza organizzativa sono in questo libro oggetto di studio, analisi, fotografia delle dinamiche che nei luoghi di lavoro si scatenano e il leit motiv che le accomuna e le accende: parliamo dell’aggressività disfunzionale.
Per illustrare questo e altro ancora l’Autore adotta lo sguardo clinico e psicodinamico, non solo sociale, del lavoro e delle teorie dell’Organizzazione, sviluppando temi delicati, complessi grazie all’esperienza di oltre quarant’anni come psicologo clinico, psicoterapeuta e consulente di management nelle organizzazioni.
Partendo da un’Introduzione (cap.1) che ben spiega il percorso di approdo alla stesura di questo libro attraverso le sfaccettate esperienze professionali sviluppate nei decenni dall’Autore e gli interessi verso l’essere umano via via maturati, il testo è articolato in 11 capitoli, che prendono in esame non solo i vissuti organizzativi, lo studio, la fenomenologia, la diagnosi del mobbing, ma allargano la visione sugli stili di leadership distruttivi e sulle molteplici forme della violenza interpersonale, da quelle subdole a quelle più eclatanti, a quelle nuove alla luce delle più recenti problematiche umane anche inconsce che si esprimono nelle evoluzioni del mondo del lavoro.
Nei capitoli 8 e 9 la messa a fuoco è in particolare su come affrontare la violenza psicologica nel lavoro e sulle forme e strumenti di aiuto possibile e realistico, a seconda delle necessità, che - attraverso il sostegno psicologico, le psicoterapie, e la consulenza psicologico-organizzativa (ben spiegate nelle loro specifiche peculiarità) - sono da prendere in considerazione quando si è vittime di dinamiche di violenza per evitare di peggiorare il proprio incastro nella relazione tossica e quindi trovare vie d’uscita sane, o quando si è laterali a situazioni violente che sono riconoscibili nelle loro dinamiche e rispetto alle quali si vuole adottare una logica preventiva anche per evitarne la diffusione tossica nel contesto gerarchico e più in generale organizzativo.
Naturalmente anche nel campo del mobbing, e più in generale della violenza psicologica sul lavoro, si sono diffuse logiche, spiegazioni, approcci che contribuiscono a creare confusione e ambiguità: ecco quindi il molto utile cap. 10 dedicato ai Miti da sfatare indicati dettagliatamente nella loro fuorviante banalità o pericolosità.
La bella chiusura del libro è costituita poi da una ulteriore voce di realtà, perché Parlano le vittime delle violenze sul lavoro (cap. 11), e va detto che ascoltarle-leggerle ha valore di certo illuminante su cosa significhi vivere situazioni del genere e sul disagio pesante delle conseguenze che comportano nella vita interiore e sociale delle persone che ne sono purtroppo protagoniste.
Considerevole Bibliografia e ricco Indice Analitico sono le ultime nutrite pagine del testo.


Perché questo libro è attuale e utile? Utile a chi?
L’attualità del tema, purtroppo, è data dai numeri: “Tra i dati più significativi, spicca che il 60% di lavoratori/lavoratrici è a conoscenza di episodi di violenza avvenuti nel proprio ambiente di lavoro e il 71% di micro-aggressioni.
Inoltre, il fenomeno della mancata denuncia è molto diffuso, con il 62% delle donne che non segnala gli abusi per paura di perdere il lavoro”.
Questo secondo il report WeWorld-Ipsos 2024. E non è finita qui, infatti il Report prosegue, evidenziando che nei luoghi di lavoro “la violenza verbale emerge come la forma più diffusa, segnalata dal 56% degli intervistati; seguita dal mobbing, con il 53% delle segnalazioni, e dall’abuso di potere, con il 37% delle segnalazioni.
La violenza fisica (10%), lo stalking (6%) e la violenza online (2%) completano il quadro, ricordandoci che il problema si manifesta in molteplici forme.
Per quanto riguarda la percezione della gravità, le molestie sessuali sono considerate la forma più seria di violenza dal 52% degli intervistati, seguite dal mobbing (37%) e dalla violenza fisica (34%).
Infine, emerge una disparità di genere significativa: la percezione generale è che le donne siano più frequentemente vittime di quasi tutte le forme di violenza rispetto agli uomini, a eccezione della violenza fisica e del bullismo”.
Rispetto a questo scenario, emerge dall’indagine un altro aspetto drammatico: “I principali responsabili di questi comportamenti sono soprattutto capi (42%) o colleghi uomini (35%), seguiti da colleghe (22%) e cape donne (13%).
Infine, una donna su due -tra quelle che hanno subito violenza sul luogo di lavoro- indica il capo uomo come autore della violenza”.
Le conseguenze di tutto ciò si declinano sui vari fronti della salute psico-fisica della persona che subisce queste forme di aggressività e violenza sul luogo di lavoro, sul clima di lavoro ovviamente inquinato, la cui tossicità si espande a macchia d’olio se non si capisce bene la situazione e non si interviene per superficialità o sottovalutazione, o per mancanza di strumenti a seconda del ruolo che si ricopre nella dinamica malata nella Organizzazione.
Inoltre, aumentano il malessere organizzativo e le diverse forme di stress in modo esplicito o sommerso, la produttività diminuisce, e le imprese perdono persone che o si dimettono o che restano, ma demotivate - o con ruoli ombra - perché non trovano o non hanno alternative.
Insomma i danni e i costi di tutto questo sono evidenti.
Ecco, dunque, un libro importante per chiunque operi a vario titolo nelle Organizzazioni d’Impresa e nelle istituzioni, con ruoli apicali di responsabilità gestionali o come persona che vuole capire meglio le dinamiche in cui è coinvolta o che osserva o che vuole prevenire; per chi opera nei CUG (Comitati Unici di Garanzia) e nelle strutture che si occupano di sicurezza e benessere lavorativo, per studiosi e studenti che sono interessati ad approfondire o avvicinarsi al tema dell’aggressività, del mobbing e della violenza nella vita di lavoro.
Un libro che merita quindi interesse e lettura da parte di chi in azienda tenga alla cura di sé stesso, del proprio lavoro e al benessere della comunità in cui opera.
Tratto da "Panorama Risorse Umane ISPER" - Documentazione e notizie su Sviluppo e Gestione delle Persone - Uno dei servizi dell'Abbonamento ISPER
Immagine di apertura: elaborazione su Foto di 俊 何 da Pixabay
Frecce: elaborazione su foto di Veronica Bosley da Pixabay