ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Il tema dell’idoneità e dell’inidoneità alla mansione rappresenta uno dei punti di maggior tensione tra tutela del lavoratore e esigenze organizzative del datore di lavoro.
La vicenda decisa dalla Cassazione con l’ordinanza 11 settembre 2025 offre un’occasione utile per riflettere sul perimetro dei diritti e dei doveri delle parti e sulla concreta applicazione del principio degli “accomodamenti ragionevoli”.
Nel corso di questi ultimi anni, il Legislatore ha rivolto la propria attenzione nei confronti di quelle risorse umane altamente qualificate, che hanno lasciato il nostro Paese per emigrare all'estero.
Il primo provvedimento è stato attuato nel 2003, rivolto unicamente ai “ricercatori”; poi con norme successive sono stati introdotti anche i “docenti”.
In questo articolo, vogliamo riprendere in modo sintetico le attuali disposizioni che disciplinano il rimpatrio di queste figure professionali.
Il divieto di fumo, per quanto attiene i luoghi ove siano impiegati lavoratori subordinati, sussiste in primo luogo come conseguenza dell’obbligo di osservanza della normativa in tema di sicurezza e igiene sul lavoro che grava sul datore di lavoro che è tenuto a rendere effettivamente vigente in azienda il divieto di fumo.
Ma, sotto il profilo disciplinare, fino a dove può spingersi un datore di lavoro nei confronti di un dipendente che sia stato colto a fumare all’interno dei locali aziendali, violando la disciplina vigente?
Una sentenza della Corte di Cassazione che affronta con rigore una questione ricorrente nel contenzioso giuslavoristico: la validità del patto di prova in relazione all’indicazione delle mansioni che ne costituiscono oggetto.
Il caso di specie prende le mosse dal ricorso di una lavoratrice licenziata per mancato superamento del periodo di prova, che lamentava la genericità del patto in ordine alle mansioni affidate, sostenendo la non corrispondenza tra quanto indicato nel contratto e le attività effettivamente svolte.
In un tempo come quello attuale di profondi cambiamenti, questo volume si propone di offrire al lettore chiavi di lettura e possibili strategie di azione per le complesse sfide che le organizzazioni e le persone si trovano ad affrontare: dall’accelerazione della trasformazione digitale alle crescenti pressioni da parte degli stakeholders sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, dal ruolo sempre più decisivo dei social media nei processi di comunicazione all’evoluzione del significato dell’esperienza del lavoro, dalla compresenza nelle organizzazioni di più generazioni caratterizzate da identità molto differenziate ai veloci e spesso imprevedibili cambiamenti del quadro economico e geopolitico internazionale.
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