ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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In un’epoca in cui le leve motivazionali e i modelli di lavoro sono in continuo cambiamento e in cui l’employee engagement diventa un valore portante per l’evoluzione dell’organizzazione, riuscire a mettere a fuoco nuove visioni e sperimentare nuovi strumenti è indispensabile.
Lo è per la leadership, alla quale viene richiesto di veicolare trasparenza, fiducia, empowerment.
Lo è in misura maggiore per l’organizzazione nel suo complesso, i cui valori e schemi di comunicazione influenzano costantemente il comportamento individuale e collettivo…
Nel rapporto di lavoro è previsto il periodo di prova cioè quel lasso di tempo decorrente dall'assunzione in cui il datore di lavoro, ma anche il lavoratore, è libero di recedere dal rapporto, senza oneri e senza addurre alcuna motivazione.
Tale facoltà è stabilita dall'articolo 2096 codice civile e ribadita dalla disciplina sui licenziamenti…
Credo che chiunque abbia avuto modo di ascoltare il fermento ed il laborioso “clicchettio” delle connessioni neuronali che ci circonda… è il cambiamento, quello vero; trasformazioni importanti che ci hanno traghettato dall’analogico al digitale che ci hanno modificato gli strumenti del lavoro, delle relazioni sociali, che hanno sconvolto la distribuzione demografica…
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Il licenziamento per superamento del periodo di comporto del lavoratore disabile ingenera un contrasto giurisprudenziale circa la possibile configurazione di una discriminazione indiretta a favore del dipendente, in quanto il calcolo nel comporto delle assenze riconducibili allo stato di disabilità è idoneo ad ingenerare una ingiustificata penalizzazione del dipendente, il quale, incolpevolmente, subisce un trattamento deteriore nei riguardi dei colleghi non affetti da patologie invalidanti.
La giurisprudenza di merito è addivenuta a decisioni contrastanti sul punto specifico…
Secondo il VI rapporto Censis-Eudaimon (2023), il 64.9% dei lavoratori italiani dichiara che il lavoro richiede loro di acquisire continuamente nuove competenze ma solo il 35% ritiene che esso offra opportunità di carriera e ben il 42.6% teme di perdere il proprio posto di lavoro nel prossimo futuro.
Il risultato è che più della metà degli intervistati associa al proprio attuale lavoro un significato meramente strumentale: il lavoro serve solo per ottenere uno stipendio secondo il 56.2% dei dirigenti, il 60.7% dei quadri intermedi e il 70% degli esecutivi
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