ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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C’è stato il tempo della leadership situazionale e transazionale, poi quello della leadership trasformazionale, sovrapposta talvolta alla leadership empowering, spirituale e servant.
E non sono mancati (non mancano) i modelli di leadership carismatica o eroica.
Di recente, la leadership autentica ha raccolto l’eredità della leadership trasformazionale, riducendo la componente di impression management per privilegiare l’approccio positivo della trasparenza e della valorizzazione delle risorse.
La leadership è, dunque, ancora al centro delle teorie organizzative, delle pratiche di selezione e formazione, dei processi di sviluppo organizzativo.
Se prevalgono le visioni luminose e i progetti di costruzione della buona leadership, negli ultimi anni si è fatta sempre più strada la convinzione che non sia possibile sviluppare la leadership “positiva” senza riflettere e lavorare sul lato oscuro della leadership, la leadership distruttiva…
Il Legislatore ha disciplinato la tutela dei crediti di lavoro maturati dai lavoratori nell’ambito di un appalto, in primo luogo con l’art. 1676 Codice Civile.
Secondo tale norma, in caso di inadempimento del datore di lavoro, il committente ha l’obbligo di soddisfare i crediti vantati dai lavoratori, nei limiti delle somme ancora dovute nei confronti dell’appaltatore al momento in cui il dipendente rivendica il pagamento.
Tuttavia, in appalti e subappalti di opere e servizi, una norma ad hoc, ossia l’art. 29 co. 2 del D.lgs. n. 276/2003 estende la responsabilità solidale del committente…
Con il presente articolo vogliamo segnalare le modifiche apportate dal Dlgs. n. 209 del 27/12/2023, allo schema del decreto da noi in precedenza trattato, vedi articolo "Impatriati: le restrizioni previste per il rientro dei lavoratori in Italia dal 2024" pubblicato in ISPER HR REVIEW n. 190 del 20 dicembre 2023.
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Il benessere di questi tempi è un tema quasi inflazionato.
Se ne discute molto e su diversi tavoli; se ne occupano medici, fisioterapisti, personal trainer, psicologi, nutrizionisti, manager delle risorse umane, economisti e sociologi.
Ha senso quindi, quando si parla di benessere, circoscrivere il campo d’azione con l’obiettivo di fare chiarezza su alcuni aspetti specifici e la consapevolezza di non aver esaurito il tema nel suo complesso.
In questo articolo, pertanto, ci limiteremo ad osservare il benessere attraverso i principi di Work Life Balance e di riduzione dello stress.
Il contributo qui sintetizzato tratta il tema delle conseguenze inattese delle decisioni e l’improprio comportamento opportunistico che può associarsi all’intricato e conflittuale contesto in cui le scelte, operate in vari campi delle attività umane, sono promosse e attuate.
Infatti appare scontato pensare che laddove esistano forti contrapposizioni, soprattutto ideologiche, le decisioni debbano scontare sia la difficoltà di elaborazione delle premesse, sia l’incertezza nella specificazione degli obiettivi, ma anche affrontare ostacoli imprevisti nella attuazione dei processi realizzativi ad esse conseguenti, rendendo imprevedibili le occorrenze “supplementari” che accompagnano il raggiungimento dei traguardi predeterminati
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