ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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La questione, alquanto dibattuta e fonte di contenzioso, circa la mancata fruizione delle ferie da parte del dirigente (specie in alcuni comparti del pubblico impiego, ad esempio, Sanità) e circa la perdita conseguente del diritto alla relativa indennità sostitutiva/risarcitoria, soprattutto in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, costituisce l’oggetto del presente intervento, mirato ad una esplicazione degli orientamenti attuali e contrapposti, non senza doverosi riferimenti alla materia dell’organizzazione aziendale…
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Le donne in Italia, pur costituendo una fetta preponderante del capitale intellettuale del Paese, lavorano di meno e, soprattutto, sono meno valorizzate sul posto di lavoro rispetto agli uomini.
Le donne che lavorano non solo sono meno degli uomini ma, soprattutto, difficilmente ricoprono incarichi di responsabilità.
Si tratta di fenomeni comuni anche agli altri paesi europei, ma che vede l’Italia in una condizione peggiore rispetto agli altri.
I recenti interventi normativi quale la Prassi UNI 125:2022 dedicata ai temi della certificazione di genere punta l’attenzione sulla portata strategica del tema della valorizzazione dei talenti di genere e di tutte le azioni a sostegno della parità, integrazione e inclusione…
La Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento comminato dal datore di lavoro per assenza ingiustificata del lavoratore, ritenendo non valido il certificato medico redatto all’estero privo di apposita «Apostille», (ossia della formalità richiesta dalla Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961), ovvero privo, in alternativa, della legalizzazione a cura della locale rappresentanza diplomatica o consolare italiana…
Leggi tuttoPer evitare che i dipendenti distaccati all'estero subiscano sul reddito prodotto all'estero una duplice imposizione è intervenuto il legislatore italiano. La norma definita prevede che "ai fini del calcolo dei contributi per i regimi assicurativi, per i lavoratori italiani operanti all'estero, con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del Tesoro, siano determinate retribuzioni convenzionali fissate con riferimento, e comunque in misura non inferiore, ai contratti collettivi nazionali di categoria raggruppati per settori omogenei"…
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Il trattamento riconosciuto al lavoratore per prestazioni richieste in uno stato estero, viene definito considerando due fattori importanti: il fattore temporale e l'elemento spaziale.
Esaminando l'ambito temporale, si deve assumere come riferimento la durata della permanenza all'estero; di solito quando la permanenza è limitata nel tempo si applica l'istituto della trasferta mentre quando le necessità di lavoro prevedono una permanenza estesa nel tempo dobbiamo riferirci al distacco (proprio).
Al momento in cui la prestazione all'estero diviene definitiva, siamo in presenza di trasferimento della sede lavorativa (distacco improprio).
Considerando invece l'ambito spaziale, possiamo avere delle trasferte e dei distacchi all'interno del territorio dello Stato italiano; quando l'esigenza è rivolta fuori dai confini nazionali, dobbiamo verificare se…