ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Il benessere di questi tempi è un tema quasi inflazionato.
Se ne discute molto e su diversi tavoli; se ne occupano medici, fisioterapisti, personal trainer, psicologi, nutrizionisti, manager delle risorse umane, economisti e sociologi.
Ha senso quindi, quando si parla di benessere, circoscrivere il campo d’azione con l’obiettivo di fare chiarezza su alcuni aspetti specifici e la consapevolezza di non aver esaurito il tema nel suo complesso.
In questo articolo, pertanto, ci limiteremo ad osservare il benessere attraverso i principi di Work Life Balance e di riduzione dello stress.
Il contributo qui sintetizzato tratta il tema delle conseguenze inattese delle decisioni e l’improprio comportamento opportunistico che può associarsi all’intricato e conflittuale contesto in cui le scelte, operate in vari campi delle attività umane, sono promosse e attuate.
Infatti appare scontato pensare che laddove esistano forti contrapposizioni, soprattutto ideologiche, le decisioni debbano scontare sia la difficoltà di elaborazione delle premesse, sia l’incertezza nella specificazione degli obiettivi, ma anche affrontare ostacoli imprevisti nella attuazione dei processi realizzativi ad esse conseguenti, rendendo imprevedibili le occorrenze “supplementari” che accompagnano il raggiungimento dei traguardi predeterminati
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La locuzione "mutamento della propria attività sostanzialmente incidente sulla sua posizione" di cui all'art. 16 del c.c.n.l. dirigenti industria, va interpretata nel senso che ciò che integra la situazione di pregiudizio per la quale la norma contrattuale collettiva appresta la tutela, sotto forma di riconoscimento - in favore del dirigente che risolva, entro 60 giorni, il rapporto di lavoro a seguito del predetto mutamento - di un trattamento pari all'indennità sostitutiva del preavviso spettante in caso di licenziamento, è il (mero) verificarsi dell'effetto giuridico del mutamento della posizione del dirigente nell'organizzazione aziendale, a prescindere dalla configurazione di una modifica in senso peggiorativo del ruolo esplicato dal lavoratore …
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Accade ormai sovente, in un’epoca sempre più caratterizzata dalla globalizzazione estrema e dall’inarrestabile accelerazione dei flussi migratori che coinvolgono anche l’Italia, che le aziende debbano fare i conti con una forza lavoro assai diversificata sotto il profilo etnico e dei Paesi di provenienza.
Ciò comporta la necessità, per le imprese e per i loro addetti alle risorse umane, di conoscere le specifiche discipline legali e contrattual-collettive applicabili nei confronti dei lavoratori stranieri, ad esempio in tema di certificazione di malattia durante il soggiorno all’estero…
Il mondo del lavoro è profondamente mutato e continua a mutare sempre più velocemente.
In questa trasformazione, non solo organizzativa, ma soprattutto sociale e culturale, le imprese si sono trovate sempre più spesso di fronte ad una composizione di forza lavoro molto variegata.
In molte aziende, oggi, sono presenti quattro generazioni di persone, portatori di know-how, esperienze e aspettative profondamente diverse. Occorre quindi saper gestire, anzi anticipare, questi mutamenti di scenario.
Questa ricchezza di diversità, portatrice di sinergia intergenerazionale, deve essere compresa da tutti, per poter realizzare l’auspicata integrazione di competenze, di attitudini e di visioni che può condurre l’azienda al successo in mercati sempre più competitivi…