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Malattia all'estero - Certificazione - Assenza ingiustificata - Licenziamento
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La Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento comminato dal datore di lavoro per assenza ingiustificata del lavoratore, ritenendo non valido il certificato medico redatto all’estero privo di apposita «Apostille», (ossia della formalità richiesta dalla Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961), ovvero privo, in alternativa, della legalizzazione a cura della locale rappresentanza diplomatica o consolare italiana…
Leggi tuttoPassaggio da part-time a full-time: illegittimo il licenziamento in caso di rifiuto del lavoratore
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La Corte di Cassazione è intervenuta in tema di trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full-time, soffermandosi in particolare sulla legittimità (o meno) del licenziamento del lavoratore che si sia rifiutato di sottostare, in assenza di accordo con il datore di lavoro, al passaggio ad un rapporto di lavoro a tempo pieno…
Leggi tuttoÈ legittimo il licenziamento del dirigente iscritto nel registro degli indagati?
Maurizio de la Forest de Divonne
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza n. 34720 del 16 novembre 2021, ha espresso il principio secondo cui “La "giusta causa" di licenziamento ex art. 2119 c.c., postula il concreto ed indispensabile accertamento delle condotte contestate, considerate nel loro aspetto oggettivo e soggettivo, volto a verificare.…
Leggi tuttoSimulata malattia e ritardata guarigione: quando il dipendente “furbetto” può essere licenziato?
Antonio Martinelli
La Corte di Cassazione ha statuito che “È legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore in malattia che svolge attività extralavorativa idonea a pregiudicare la ripresa del servizio, poiché in contrasto con gli obblighi di correttezza e buona fede, nonché di fedeltà e diligenza”.…
Leggi tuttoComporto e licenziamento: indicazione dei periodi di malattia
Adlabor
Il comporto è un istituto che prevede la facoltà per l’imprenditore di recedere dal contratto di lavoro decorso un determinato periodo.
Il datore di lavoro è tenuto a conservare il posto di lavoro e a riconoscere il trattamento di malattia “nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dagli usi o secondo equità”.
Ove però il lavoratore versi in malattia per un tempo prolungato è possibile, per il datore di lavoro, licenziare il dipendente per il cosiddetto “superamento del periodo di comporto”.…