ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Al fine di incentivare il rientro in Italia dei lavoratori emigrati all'estero, il nostro Paese in questi anni ha concesso degli incentivi di natura fiscale per favorirne il rimpatrio.
Dobbiamo purtroppo constatare che questa concretezza dimostrata dal nostro Legislatore, posto di fronte a questo grave problema, oggi è venuta meno; infatti le attuali norme sino ad oggi applicate, continueranno ad essere valide solo nei confronti di coloro che trasferiranno nel nostro Paese la residenza anagrafica entro il prossimo 31 dicembre; mentre per quelli che entreranno in Italia dal prossimo anno si adotterà una disciplina peggiorativa…
Nei confronti dei lavoratori italiani distaccati o trasferiti all'estero, la tassazione dei redditi di lavoro dipendente ivi prodotti si effettua sulla base di "retribuzioni convenzionali".
La retribuzione individuata secondo i criteri illustrati nella prima parte può subire delle variazioni in alcuni casi particolari…
Nei confronti dei lavoratori italiani distaccati o trasferiti all'estero, la tassazione dei redditi di lavoro dipendente ivi prodotti, viene determinata con un criterio diverso, rispetto a quello applicato per le prestazioni rese in Italia: il calcolo si effettua sulla base di "retribuzioni convenzionali".
Questo criterio viene inoltre utilizzato per la determinazione della base imponibile utile al versamento dei contributi sociali in Italia.
In questa sede vorrei esaminare l'applicazione del Decreto interministeriale, emanato il 28 febbraio 2023 dai Ministeri del Lavoro e dell'Economia, relativamente all'ambito fiscale e a quello previdenziale…
Per evitare che i dipendenti distaccati all'estero subiscano sul reddito prodotto all'estero una duplice imposizione è intervenuto il legislatore italiano. La norma definita prevede che "ai fini del calcolo dei contributi per i regimi assicurativi, per i lavoratori italiani operanti all'estero, con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del Tesoro, siano determinate retribuzioni convenzionali fissate con riferimento, e comunque in misura non inferiore, ai contratti collettivi nazionali di categoria raggruppati per settori omogenei"…
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Il trattamento riconosciuto al lavoratore per prestazioni richieste in uno stato estero, viene definito considerando due fattori importanti: il fattore temporale e l'elemento spaziale.
Esaminando l'ambito temporale, si deve assumere come riferimento la durata della permanenza all'estero; di solito quando la permanenza è limitata nel tempo si applica l'istituto della trasferta mentre quando le necessità di lavoro prevedono una permanenza estesa nel tempo dobbiamo riferirci al distacco (proprio).
Al momento in cui la prestazione all'estero diviene definitiva, siamo in presenza di trasferimento della sede lavorativa (distacco improprio).
Considerando invece l'ambito spaziale, possiamo avere delle trasferte e dei distacchi all'interno del territorio dello Stato italiano; quando l'esigenza è rivolta fuori dai confini nazionali, dobbiamo verificare se…