ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione viene riconosciuta l'indennità di disoccupazione in virtù della disciplina vigente.
Un'ipotesi particolare è quella delle dimissioni rassegnate a seguito di trasferimento presso una località distante oltre 50 km dalla residenza o che non sia raggiungibile, con i mezzi pubblici, in meno di 80 minuti.
L'istituto previdenziale ha però precisato che le dimissioni per giusta causa provocate dal trasferimento oltre 50 km danno accesso alla Naspi purché il trasferimento non sia sorretto da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, così come previsto dall'articolo 2103 Codice Civile…
Nei confronti dei lavoratori italiani distaccati o trasferiti all'estero, la tassazione dei redditi di lavoro dipendente ivi prodotti si effettua sulla base di "retribuzioni convenzionali".
La retribuzione individuata secondo i criteri illustrati nella prima parte può subire delle variazioni in alcuni casi particolari…
Nei confronti dei lavoratori italiani distaccati o trasferiti all'estero, la tassazione dei redditi di lavoro dipendente ivi prodotti, viene determinata con un criterio diverso, rispetto a quello applicato per le prestazioni rese in Italia: il calcolo si effettua sulla base di "retribuzioni convenzionali".
Questo criterio viene inoltre utilizzato per la determinazione della base imponibile utile al versamento dei contributi sociali in Italia.
In questa sede vorrei esaminare l'applicazione del Decreto interministeriale, emanato il 28 febbraio 2023 dai Ministeri del Lavoro e dell'Economia, relativamente all'ambito fiscale e a quello previdenziale…
La Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento comminato dal datore di lavoro per assenza ingiustificata del lavoratore, ritenendo non valido il certificato medico redatto all’estero privo di apposita «Apostille», (ossia della formalità richiesta dalla Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961), ovvero privo, in alternativa, della legalizzazione a cura della locale rappresentanza diplomatica o consolare italiana…
Leggi tuttoPer evitare che i dipendenti distaccati all'estero subiscano sul reddito prodotto all'estero una duplice imposizione è intervenuto il legislatore italiano. La norma definita prevede che "ai fini del calcolo dei contributi per i regimi assicurativi, per i lavoratori italiani operanti all'estero, con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del Tesoro, siano determinate retribuzioni convenzionali fissate con riferimento, e comunque in misura non inferiore, ai contratti collettivi nazionali di categoria raggruppati per settori omogenei"…
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