ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Nel nostro ordinamento, le norme poste a tutela del lavoro producono i propri effetti nei confronti dei lavoratori extracomunitari una volta che sia stato riconosciuto loro l’accesso al lavoro: da questo momento, essi godranno «di piena parità di trattamento rispetto ai lavoratori italiani», indipendentemente dalla nazionalità…
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La disciplina interna riguardante l’accesso del lavoratore extracomunitario nel mercato del lavoro italiano è contenuta nel d.lgs. n. 286/1998.
L’accesso al lavoro del non-cittadino è subordinato allo svolgimento di un’attività lavorativa, che deve avvenire in base ad una programmazione degli accessi e seguendo una particolare procedura volta ad ottenere determinati visti di ingresso e permessi di soggiorno per lavoro subordinato e lavoro stagionale, rilasciati nei limiti di quote massime stabilite nel cd. decreto flussi…
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza n. 34720 del 16 novembre 2021, ha espresso il principio secondo cui “La "giusta causa" di licenziamento ex art. 2119 c.c., postula il concreto ed indispensabile accertamento delle condotte contestate, considerate nel loro aspetto oggettivo e soggettivo, volto a verificare.…
Leggi tuttoLa conservazione dei diritti già maturati dal lavoratore nel momento del trasferimento dell’azienda gode nel regime di cui all’art. 2112 c.c. di una particolare garanzia di soddisfacimento rappresentata dalla responsabilità solidale tra cedente e cessionario. Per i crediti dei lavoratori infatti, la disciplina speciale deroga alla disciplina ex art. 2560 c.c.; i debiti del cedente nei confronti del lavoratore trasferito passano al cessionario anche se da questi non conosciuti o conoscibili al momento del trasferimento…
Leggi tuttoA fronte di una duplicità di rapporti dunque, uno - de iure - ripristinato nei confronti dell’originario datore di lavoro, tenuto alla corresponsione delle retribuzioni maturate dalla costituzione in mora del lavoratore; l’altro, di fatto, nei confronti del soggetto già cessionario, effettivo utilizzatore, la prestazione lavorativa solo apparentemente resta unica giacché, accanto ad una prestazione materialmente resa in favore del soggetto con il quale il lavoratore illegittimamente trasferito con la cessione di ramo d’azienda, abbia instaurato un rapporto di lavoro di fatto, ve n’è un’altra giuridicamente resa, non meno rilevante sul piano del diritto, in favore dell’originario datore, con il quale rapporto di lavoro è stato de iure, anche se non de facto, per rifiuto ingiustificato del predetto, ripristinato…
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