ISPER HR Review
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Il legislatore ha inteso affidare alla contrattazione collettiva (di qualunque livello) il controllo delle assunzioni con contratti a termine nelle ipotesi di durata superiore a dodici mesi.
Diversi CCNL non hanno, però, individuato le ipotesi specifiche per estendere oltre i 12 mesi di matrice legale i contratti a termine.
Sia l’accordo di rinnovo del CCNL del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi (sottoscritto il 22/3/2024) che quello del CCNL Industria Alimentare (sottoscritto il 1/3/2024) hanno individuato le ipotesi specifiche che legittimano la stipula di un contratto a tempo determinato senza causale per un periodo superiore ai 12 mesi.
Il Legislatore ha disciplinato la tutela dei crediti di lavoro maturati dai lavoratori nell’ambito di un appalto, in primo luogo con l’art. 1676 Codice Civile.
Secondo tale norma, in caso di inadempimento del datore di lavoro, il committente ha l’obbligo di soddisfare i crediti vantati dai lavoratori, nei limiti delle somme ancora dovute nei confronti dell’appaltatore al momento in cui il dipendente rivendica il pagamento.
Tuttavia, in appalti e subappalti di opere e servizi, una norma ad hoc, ossia l’art. 29 co. 2 del D.lgs. n. 276/2003 estende la responsabilità solidale del committente…
Con il presente articolo vogliamo segnalare le modifiche apportate dal Dlgs. n. 209 del 27/12/2023, allo schema del decreto da noi in precedenza trattato, vedi articolo "Impatriati: le restrizioni previste per il rientro dei lavoratori in Italia dal 2024" pubblicato in ISPER HR REVIEW n. 190 del 20 dicembre 2023.
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Accade ormai sovente, in un’epoca sempre più caratterizzata dalla globalizzazione estrema e dall’inarrestabile accelerazione dei flussi migratori che coinvolgono anche l’Italia, che le aziende debbano fare i conti con una forza lavoro assai diversificata sotto il profilo etnico e dei Paesi di provenienza.
Ciò comporta la necessità, per le imprese e per i loro addetti alle risorse umane, di conoscere le specifiche discipline legali e contrattual-collettive applicabili nei confronti dei lavoratori stranieri, ad esempio in tema di certificazione di malattia durante il soggiorno all’estero…
Al fine di incentivare il rientro in Italia dei lavoratori emigrati all'estero, il nostro Paese in questi anni ha concesso degli incentivi di natura fiscale per favorirne il rimpatrio.
Dobbiamo purtroppo constatare che questa concretezza dimostrata dal nostro Legislatore, posto di fronte a questo grave problema, oggi è venuta meno; infatti le attuali norme sino ad oggi applicate, continueranno ad essere valide solo nei confronti di coloro che trasferiranno nel nostro Paese la residenza anagrafica entro il prossimo 31 dicembre; mentre per quelli che entreranno in Italia dal prossimo anno si adotterà una disciplina peggiorativa…