ISPER HR Review

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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]

Autorevoli articoli, commenti e recensioni
sul Mondo del Lavoro e delle Risorse Umane

Hai selezionato l'Area Amministrazione Personale

Area
Amministrazione Personale

Topic
Personale Internazionale

Luigi Rodella

N° 218

26 giugno 2024

Visualizzazioni 549

La residenza fiscale del lavoratore recentemente modificata dall'articolo 1 del decreto legislativo n. 209 del 27/12/2023

Luigi Rodella

L’importanza attribuita al concetto di residenza fiscale del lavoratore, emerge nel momento in cui il datore di lavoro si appresta a distaccare per lunghi periodi ovvero a trasferire il proprio dipendente all’estero; in quella occasione egli dovrà tenere in considerazione il fattore relativo alla residenza fiscale del lavoratore, disciplina contenuta negli articoli 2 e 3 del d.P.R. 917/1986.

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Area
Amministrazione Personale

Topic
Risoluzione Rapporto Lavoro

Adlabor

N° 215

12 giugno 2024

Visualizzazioni 918

È valida la conciliazione sottoscritta al di fuori della sede protetta? Gli orientamenti contrastanti della Cassazione e le conseguenze per le aziende

Adlabor

Nel nostro Ordinamento le controversie individuali di lavoro possono essere definite mediante atti di conciliazione che contengono rinunce e transazioni e che permettono di evitare di ricorrere (e poi sottostare) ad una decisione del Giudice del Lavoro.
Affinché l’accordo intervenuto tra lavoratore e datore di lavoro possa essere immediatamente efficace e non più impugnabile occorre formalizzarlo in una sede c.d. “protetta”, cioè idonea a garantire presuntivamente la genuinità e spontaneità del consenso del lavoratore.
L’art. 2113 c.c. individua le sedi protette idonee a formalizzare una conciliazione “tombale”…

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Area
Amministrazione Personale

Topic
Gestione Rapporto Lavoro

Adlabor

N° 211

15 maggio 2024

Visualizzazioni 670

Contratto di lavoro a chiamata/lavoro intermittente e assenza DVR: quali conseguenze per il datore di lavoro? L’evoluzione della giurisprudenza e degli Enti Ispettivi

Adlabor

Il contratto di lavoro intermittente, definito anche “a chiamata”, costituisce una tipologia contrattuale, disciplinata da ultimo dal D.lgs. 81/2015, secondo la quale il lavoratore si pone a disposizione del datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente.
Tale tipo contrattuale può essere stipulato sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato.
Il D.lgs. 81/2015 prevede che Il lavoro a chiamata non possa essere stipulato dalle aziende che non hanno proceduto alla redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR), previsto dal Testo Unico Sicurezza sul lavoro.
La ratio di tale divieto è diretta alla più intensa protezione di quei lavoratori rispetto ai quali la flessibilità d'impiego riduce la familiarità con l'ambiente e gli strumenti di lavoro.

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Area
Amministrazione Personale

Topic
Costituzione Rapporto Lavoro

Adlabor

N° 207

10 aprile 2024

Visualizzazioni 705

Rinnovi del CCNL Terziario - Distribuzione e Servizi (Confcommercio) del 22 marzo 2024 e del CCNL Industria Alimentare del 1° marzo 2024 e disciplina del contratto a tempo determinato acausale

Adlabor

Il legislatore ha inteso affidare alla contrattazione collettiva (di qualunque livello) il controllo delle assunzioni con contratti a termine nelle ipotesi di durata superiore a dodici mesi.
Diversi CCNL non hanno, però, individuato le ipotesi specifiche per estendere oltre i 12 mesi di matrice legale i contratti a termine.
Sia l’accordo di rinnovo del CCNL del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi (sottoscritto il 22/3/2024) che quello del CCNL Industria Alimentare (sottoscritto il 1/3/2024) hanno individuato le ipotesi specifiche che legittimano la stipula di un contratto a tempo determinato senza causale per un periodo superiore ai 12 mesi.

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Area
Amministrazione Personale

Topic
Gestione contributiva e fiscale lavoro

Adlabor

N° 202

13 marzo 2024

Visualizzazioni 660

Responsabilità solidale negli appalti e crediti del lavoratore

Adlabor

Il Legislatore ha disciplinato la tutela dei crediti di lavoro maturati dai lavoratori nell’ambito di un appalto, in primo luogo con l’art. 1676 Codice Civile.
Secondo tale norma, in caso di inadempimento del datore di lavoro, il committente ha l’obbligo di soddisfare i crediti vantati dai lavoratori, nei limiti delle somme ancora dovute nei confronti dell’appaltatore al momento in cui il dipendente rivendica il pagamento.
Tuttavia, in appalti e subappalti di opere e servizi, una norma ad hoc, ossia l’art. 29 co. 2 del D.lgs. n. 276/2003 estende la responsabilità solidale del committente…

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