ISPER HR Review
Settimanale sul mondo HR
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ISSN 3035-4420 - ISPER HR Review [Sitoweb in aggiornamento settimanale]
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Davanti alla fattispecie del trasferimento di azienda, più frequentemente di un suo ramo, possono presentarsi due tipi di interessi dai quali derivano domande diametralmente opposte da parte di lavoratori: l’interesse ad impugnare il trasferimento e a farne valere la nullità poiché il lavoratore trasferito ritiene di avere diritto a continuare il proprio rapporto con il cedente, o l’interesse all’accertamento della prosecuzione del rapporto alle dipendenze del cessionario per effetto della norma del 2112, poiché il lavoratore ritiene di essere stato ingiustamente esclusa dal compendio ceduto…
Leggi tuttoLa nozione di azienda, già indicata codicisticamente come “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per esercizio dell’impresa” (art. 2555 c.c.), é stata emancipata da tale definizione, delineandone una propria ai fini dell’applicabilità della disciplina sulla sua circolazione, unitamente ad una estesa nozione di “trasferimento”. Abbandonando il richiamo di nozione di azienda di cui all'art. 2555, è del tutto evidente che già con le modifiche apportate al comma 5 dell'art. 2112, c.c., D.Lgs. 18/2001, si accoglie una nozione semplicistica di "azienda" contenente l'operatività della tutela lavoristica nel trasferimento d'azienda anche nei trasferimenti di attività non più identificata solo come "complesso di beni", ma anche di quell'attività dove i beni materiali rappresentano una piccola componente rispetto all'attività economica organizzata, consentendo ugualmente l'inizio o la prosecuzione dell'esercizio imprenditoriale. …
Leggi tuttoLa Corte di Cassazione ha statuito che “È legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore in malattia che svolge attività extralavorativa idonea a pregiudicare la ripresa del servizio, poiché in contrasto con gli obblighi di correttezza e buona fede, nonché di fedeltà e diligenza”.…
Leggi tuttoLa Corte di Cassazione, con sentenza n. 25732 del 22.9.2021, ha statuito che “È legittimo il controllo c.d. difensivo del datore di lavoro sulle strutture informatiche aziendali in uso al lavoratore, a condizione che esso sia occasionato dalla necessità indifferibile di accertare lo stato dei fatti a fronte del sospetto di un comportamento illecito e che…
Leggi tuttoLa Suprema Corte si è così pronunciata: "Il patto di non concorrenza, quanto al corrispettivo dovuto, non deve prevedere compensi simbolici o manifestamente iniqui o sproporzionati in rapporto al sacrificio richiesto al lavoratore e alla riduzione delle sue capacità di guadagno…; il corrispettivo del patto di non concorrenza può essere erogato anche in corso del rapporto di lavoro”.
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