Area
Cultura delle Risorse Umane

Topic
Scenario

Centro Studi ISPER

N° 28

22 luglio 2020

Visualizzazioni 1349

Welfare Aziendale: e adesso?
Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia

Giovanni Scansani, Luca Pesenti

WELFARE AZIENDALE: E ADESSO? Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia

Vita e Pensiero 2020, pagg. 89, e-book scaricabile gratuitamente

https://vitaepensiero.mediabiblos.it/archivio/978-88-343-4306-7.pdf

Il testo affronta alcuni dei temi più attuali che caratterizzano il lavoro in Italia e offre una panoramica delle principali questioni aperte dalla crisi innescata dalla pandemia, non mancando di segnalare gli aspetti critici che riguardano l’organizzazione dell’impresa e i suoi rapporti con i bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie - smart working, partecipazione, premi di risultato, mercato degli operatori gestionali (provider).

Il tema del lavoro sarà un grande banco di prova, perché questa volta non si tratterà semplicemente di salvarlo, ma di rilanciarlo come valore individuale e collettivo: è questa una delle “lezioni”, tra le tante, che il coronavirus ci ha impartito.

Vista da questa prospettiva, allora, la questione chiama fin d’ora pienamente in causa anche il tema del Welfare Aziendale (WA), elemento che del lavoro è ormai una componente di non secondaria importanza: spesso figlia di culture organizzative solide e radicate nel tempo, più recentemente frutto di nuove culture dell’HR management - improntate alla logica del “valore condiviso” - introdotte anche dai principali contratti collettivi nazionali oltre che da migliaia di contratti integrativi sottoscritti in altrettante imprese.

Come sarà il WA del “dopo-Covid19”?

Continuerà a rappresentare un sostegno importante per imprese e lavoratori, oppure si attiverà la tentazione di credere che, in fondo, è un lusso che non ci si può più permettere?

A queste domande gli autori hanno cercato di rispondere alla luce dei dialoghi nati non soltanto nell’ambito della comunità scientifica, ma anche con manager e professionisti del mondo delle Risorse Umane, imprenditori, sindacalisti, lavoratori e lavoratrici.

Anzitutto, il “nuovo WA” dovrà certamente passare per una più strutturata attività di prevenzione e gestione della sicurezza organizzata su una più vasta scala d’interventi, dovendosi ora includere nel set dei rischi (attuali e futuri) anche quello di tipo pandemico.

Questo è il primo passo, ma il WA del “dopo Covid-19” dovrà affrontare una sfida totalmente differente: quella del ritorno, ancora più forte ed esplicito, di un bisogno di protezione sui temi classici del welfare (salute, reddito, pensioni).

In ogni caso, risulterà decisiva, domani più di ieri, la “cultura del welfare” e l’emergenza di questi giorni metterà ancora più in luce le differenze, già oggi visibili, tra aziende che hanno affrontato il tema del welfare in modalità “free rider” e aziende che hanno invece impostato il loro approccio secondo logiche di “sharing value”.

L’auspicio, ovviamente, è che queste ultime vengano adottate da un numero sempre maggiore di aziende.

L’e-book si chiude con alcune proposte per un aggiornamento normativo che possa tenere conto delle necessità di oggi e soprattutto di quelle che il lavoro e le imprese manifesteranno a breve.

Recensione a cura di Elisabetta Crolla Gianolio

Tratto da "Panorama Risorse Umane" - Documentazione e notizie su Sviluppo e Gestione delle Persone - Uno dei servizi dell'Abbonamento ISPER