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ISPER LETTURE HR
Nel suo nuovo libro “Come chiedere l’aumento”, Azzurra Rinaldi affronta un tema ancora tabù per molte lavoratrici: la negoziazione salariale.
Tra stereotipi, timori culturali e disparità persistenti, il gender gap resta una ferita aperta nel mondo del lavoro, con conseguenze che si riflettono anche sulle pensioni.
La Direttiva (UE) 2023/970 segna un passo importante verso la trasparenza, ma serve un cambiamento sistemico.
Una riflessione urgente per chi si occupa di cultura organizzativa e gestione HR.
Il nuovo 2025 Report on Gender Equality in the EU della Commissione Europea offre uno sguardo attuale e approfondito sui progressi e le criticità nell’ambito dell’equità di genere. Per le Direzioni del Personale, rappresenta uno strumento prezioso per orientare le scelte aziendali verso ambienti di lavoro più inclusivi e sostenibili.
Dalla lotta alla violenza di genere alla riduzione del divario retributivo, dal sostegno alla genitorialità alla promozione della leadership femminile, il report evidenzia azioni concrete e strumenti normativi, come la Direttiva sulla trasparenza salariale e i Gender Equality Plan. Un’occasione per rileggere le politiche HR in chiave strategica e contribuire, con scelte consapevoli, a una trasformazione culturale profonda.
Dalla gestione delle neurodivergenze alla creazione di team neurodiversi, ispirati da Maureen Dunne.
Lo sapevate che una persona su cinque è neurodivergente, cioè ha un funzionamento cognitivo non conforme allo standard statistico?
E come possono le differenze cognitive influenzare il modo in cui si affrontano problemi, si interagisce con i colleghi o si gestisce il carico di lavoro?
Per comprendere meglio come possono funzionare le dinamiche di inclusione sulla base delle diversità cognitive, occorre chiarire subito il significato dei concetti di neurodiversità, neurodivergenza e modello neurotipico.
Ispirandosi al saggio La fragilità che è in noi di Eugenio Borgna, questo articolo esplora la fragilità non come un limite, ma come una risorsa che arricchisce le relazioni umane e i contesti professionali. La pandemia ha messo in evidenza la vulnerabilità insita in ognuno di noi, richiamando l'importanza di ambienti di lavoro che sostengano la salute mentale e il benessere delle persone.
L'analisi si estende al ruolo delle aziende nel riconoscere e supportare le fragilità, affrontando temi come le malattie fisiche e psichiche, le neurodivergenze e il superamento degli stereotipi. L'obiettivo è promuovere un clima di rispetto e accoglienza, dove l'inclusione diventi uno strumento di crescita per le persone e per l'organizzazione.
La recente pubblicazione della norma ISO 53800 “Guidelines on the promotion and implementation of gender equality and women’s empowerment” segna un passo fondamentale verso la promozione dell’uguaglianza di genere e del potenziamento delle donne nelle aziende di tutto il mondo.
Questo nuovo standard internazionale, fornisce una guida chiara per l’adozione di pratiche inclusive, sottolineando l’importanza di ambienti equi e inclusivi e invitano le organizzazioni a comprendere e valorizzare i vantaggi della Diversity and Inclusion (D&I) per una crescita sostenibile.