
Valorizzare le competenze HR: perché investire nella certificazione professionale
Nel panorama della gestione delle risorse umane, la certificazione professionale sta diventando sempre più un elemento distintivo.
Per molti responsabili HR, ottenere una certificazione riconosciuta non è solo una scelta personale, ma un passo strategico per dimostrare competenza, esperienza e credibilità.
La crescente complessità organizzativa, l'attenzione alle normative e la necessità di garantire standard elevati nelle funzioni HR rendono la certificazione uno strumento prezioso per chi opera nel settore.
La norma UNI 11803:2021 definisce i profili professionali delle funzioni HR nelle organizzazioni.
Tra questi troviamo figure come l’HR Director, HR Manager, HR Business Partner, Manager e Specialist di Selezione, Formazione, Amministrazione del Personale, e altri.
Questa norma consente di identificare con precisione le competenze attese per ciascun ruolo, offrendo così un riferimento chiaro per la valutazione e la certificazione professionale.
È fondamentale sottolineare che, ai sensi della Legge 4/2013, sono valide solo le certificazioni rilasciate secondo standard normativi (UNI, EN, ISO) da enti accreditati da Accredia.
Le certificazioni basate su schemi proprietari non hanno alcuna validità giuridica.
Intertek Italia è ente di certificazione accreditato per tutti i profili previsti dalla UNI 11803.
In questo contesto, ISPER gioca un ruolo chiave come centro esami qualificato da Intertek dal 2021.
Forte di oltre sessanta anni di esperienza nella consulenza e formazione in ambito HR, ISPER accompagna i professionisti attraverso tutte le fasi del percorso: dalla valutazione iniziale alla preparazione, fino alla gestione della certificazione e del suo mantenimento.
Come ci racconta Cristina Maierna, Responsabile Risorse Umane presso Project Automation Spa, la certificazione rappresenta molto più di un riconoscimento: è uno strumento per consolidare la propria identità professionale, rafforzare il valore percepito all’interno dell’organizzazione e posizionarsi sul mercato con maggiore forza.
Testimonianza di Cristina Maierna
Responsabile Risorse Umane Project Automation S.p.A.
Cosa ti ha spinto a ottenere la certificazione HR?
“Il desiderio di avere una attestazione secondo criteri e normative delle conoscenze sviluppate nella mia attività. Una certificazione da un ente terzo è un valore aggiunto.”
Quali erano le tue aspettative prima di iniziare il percorso? Sono state soddisfatte?
“Volevo raggiungere un ulteriore obiettivo personale. Sono stata pienamente soddisfatta, anche grazie al supporto della mia azienda, che riconosce il valore delle funzioni certificate.”
In che modo ISPER ha supportato il tuo percorso?
“Mi ha supportata in tutte le fasi: domanda, documenti, date. Ho ricevuto un confronto esaustivo sull’opportunità dell’esame e ISPER fornisce anche percorsi formativi per i crediti richiesti.”
Che importanza ha per te essere nel Registro Unico di Accredia?
“Grande importanza. So bene quanto sia autorevole Accredia: essere in un registro pubblico è un riferimento chiaro e solido.”
Raccomanderesti questo percorso ad altri professionisti HR?
“Assolutamente sì. Ogni attestazione ufficiale è un plus per la persona e per l’azienda. Servirebbero più occasioni di rete tra colleghi certificati.”

Percorso pratico per ottenere la certificazione HR
(UNI 11803)
- Analisi preliminare: verifica della presenza o svolgimento di un Assessment individuale, valutazione del curriculum e colloquio esplorativo.
- Domanda di certificazione: Invio dei documenti, verifica dei prerequisiti formali (titolo di studio, anni di esperienza, crediti formativi).
- Esame:
- Prova scritta: Domande a risposta multipla (30 per i manager, 20 per i profili specialist).
- Prova orale: Colloquio per verificare competenze trasversali, esperienze e ruolo.
- Delibera e rilascio certificato: A cura di Intertek Italia, ente accreditato ISO/IEC 17024 da Accredia.
- Mantenimento annuale: Continuità nella professione, aggiornamento formativo, assenza di reclami.
- Rinnovo ogni 3 anni: Verifica della pratica professionale, aggiornamenti e conformità ai criteri.
Chi può certificarsi?
Il processo è aperto a tutti i professionisti HR con esperienza e formazione coerente con il ruolo.
I requisiti variano in base al profilo.
Ad esempio, per HR Manager e Business Partner sono richiesti almeno 5 anni di esperienza con laurea, oppure 7 anni con diploma, oltre a 32 crediti formativi.
Per i profili specialist bastano 2 anni di esperienza (laurea) o 4 (diploma) e 16 crediti formativi.
Perché certificarsi?
Alcuni benefici concreti
- Valorizzazione oggettiva delle competenze
- Iscrizione al Registro pubblico Accredia
- Maggiore visibilità professionale e credibilità
- Accesso facilitato a bandi pubblici e incarichi con requisiti certificativi
- Garanzia per l’azienda rispetto agli obblighi di responsabilità (D.Lgs 231)
- Distinzione sul mercato per le organizzazioni che contano professionisti certificati
- Rafforzamento del personal branding e della percezione di autorevolezza
- Miglioramento dell’autostima e motivazione individuale
Una scelta che guarda al futuro
Oggi più che mai, la direzione HR è chiamata a svolgere un ruolo strategico, supportando il cambiamento, la crescita organizzativa e la sostenibilità.
Disporre di un riconoscimento oggettivo delle proprie competenze consente ai professionisti HR di affrontare queste sfide con strumenti adeguati e credibilità.
La certificazione è un elemento di manleva per le organizzazioni (ai sensi del D.Lgs 231), un requisito in alcuni casi obbligatorio per l’accesso a bandi pubblici, e una leva di marketing professionale.
Investire nella certificazione significa dare forma concreta alle competenze, in modo autorevole e verificabile.
Ed è proprio questa la chiave per costruire un futuro professionale più solido, credibile e riconosciuto.
Un passo che non è solo formativo, ma trasformativo.