La certificazione HR: il percorso di Carla Giorgio
La Certificazione HR secondo la norma UNI 11803:2021 rappresenta un’opportunità unica per valorizzare le competenze professionali.
In questa testimonianza, Carla Giorgio ci racconta il suo percorso, dalle motivazioni iniziali ai benefici ottenuti, passando per il supporto ricevuto da ISPER.
1. Cosa ti ha spinto a ottenere la certificazione HR?
Ho deciso di intraprendere questo percorso perché mi interessava allineare le mie competenze del ruolo con le best practices del mercato.
2. Quali erano le tue aspettative prima di iniziare il percorso di certificazione? Sono state soddisfatte?
Quando ho intrapreso il percorso, il mio obiettivo era di colmare eventuali gap di conoscenze e competenze rispetto all’esterno.
Ritengo che intraprendere la certificazione ti costringa a fare un check point delle competenze e capire su cosa devi lavorare.
3. In che modo ISPER ha supportato il tuo percorso di certificazione?
ISPER mi ha supportato fornendomi tutte le informazioni di cui avevo necessità e motivandomi al raggiungimento dell’obiettivo della certificazione.
4. Che importanza ha avuto per te essere inserito nel Registro Unico di Accredia?
Essendo una dipendente di un ente, non ha avuto molta importanza.
La certificazione è stata una mia iniziativa personale e non sponsorizzata dall’ente in cui lavoro, che dunque non credo percepisca la sua utilità né il lavoro e lo sforzo che c’è stato per raggiungere la certificazione.
5. Raccomanderesti il percorso di certificazione ad altri professionisti?
Se sì, quali sono i principali benefici che ritieni possano trarre per lo sviluppo della loro carriera?
Raccomanderei sicuramente la certificazione a un professionista che opera sul mercato.
A chi opera dentro un’azienda, consiglierei comunque di conseguire la certificazione per fare un punto della situazione della propria carriera lavorativa.
I benefici per chi opera sul mercato possono essere legati a una maggiore credibilità circa il possesso dei requisiti di professionalità.
Per chi opera in un ente, non credo ci sia un collegamento diretto con la carriera, se non indiretto, grazie al fatto che certificandosi e intraprendendo il percorso si cercano di colmare i gap eventualmente esistenti.